IV° ETERNAL CITY MOTORCYCLE CUSTOM SHOW

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Si è tenuta a Roma la quarta edizione dell’ Eternal City Motorcycle Custom Show che ha visto convergere, nonostante il tempo decisamente impietoso, centinaia di moto nell’enorme spazio del Ragusa Off, in origine un deposito di autobus ed ora adibito ad esposizioni ed eventi. Come sempre, quando si parla di questo Show fortemente atteso, l’affluenza del pubblico è stata continua per tutta la due giorni; si sono potute ammirare meravigliose moto elaborate e modificate, sia moderne che d’epoca, dalle Harley Davidson alle Guzzi, e macchine custom uscite da una ideale macchina del tempo, con linee eteree e materiali pesantissimi, inconcepibili nel traffico moderno ma irraggiungibili in quanto a bellezza.  Molti gli ospiti tra cui elaboratori, pittori, musicisti, tatuatori e barbieri in un mix dove qualsiasi motociclista poteva trovare quanto desiderato. Stands di abbigliamento, parti meccaniche, caschi, gadgets, ammiratissimi quelli di Rat Fink, la sfrontata icona della cultura pop underground americana anni sessanta.  Ovviamente è stato possibile anche mangiare e bere, oltre alla immancabile birra artigianale, i visitatori hanno apprezzato i bizzarri ed innovativi cocktails serviti direttamente dentro ananas interi. Due giorni di manifestazioni sonore, motori e amicizia, infatti la kermesse è diventata una sorta di luogo d’incontro delle diverse realtà motociclistiche internazionali, che, data l’importanza dell’evento, si danno appuntamento per passare 48 ore tra amici. L’Eternal City Motorcycle Custom Show dà appuntamento a tutti gli appassionati al prossimo anno.

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ETERNAL CITY MOTORCYCLE CUSTOM SHOW

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Torna anche quest’anno, sabato 16 e domenica 17 novembre, l’attesissimo appuntamento con il meglio che ogni biker possa desiderare. E sottolineo biker per la sottile differenza che tutti sappiamo esistere tra i motociclisti che amano la moto e vanno ad ogni evento dove le grandi case presentano le loro novità, discutendo di caschi intercomunicanti e moto elettriche, e i bikers che amano la moto, amano trafficarci sopra, modificare qualsiasi cosa sia smontabile e sostituibile, dipingerla, coprirsi di pelle, borchie e tattoo. Insomma, ci siamo capiti,  il Custom Show offrirà a tutti gli intervenuti spazi ricolmi di chopper e moto personalizzate, eventi musicali,  tatuatori di fama, barber shops all’ultima moda, stands di marche e di moto clubs, personaggi e girls, auto americane d’epoca, in una vorticosa e spettacolare ambientazione che ospiterà una due giorni di vera festa.  Al Custom Show potrete trovare anche gli MPM ROMA ( nelle foto al lavoro per realizare lo stand) che saranno lieti di accogliere nuovi e vecchi amici. Non mancate!

LA PELLE

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Non credo esista, nell’immaginario collettivo biker, qualcosa di più iconico, di più trascendente dalla realtà, del gilè con i colori che indossa un membro di un club. Tutti possono andare in moto, ma non tutti scelgono la via del diventare parte di una Famiglia biker; per quelli che lo fanno si aprono lunghe strade piene di ostacoli iniziali, di sguardi sospettosi, di impegni ma anche grandi soddisfazioni, di rispetto guadagnato, della sensazione di contribuire a far crescere e a far vivere qualcosa che per ognuno diventa unica e perfettamente riconoscibile. E non tutti i bikers entrano in gruppi che usano portare il gilè, molti si limitano a tee-shirts o a patch da mettere su quel che si vuole, cosa comune per gruppi di stradali o che fanno turismo. Le Famiglie biker vere e proprie, caratterizzate dalle moto custom, hanno da sempre fatto un onore ed un onere il portare il gilè con i colori e gli emblemi del gruppo di appartenenza. E’ imprescindibile, è naturale, è un obbligo morale ed un vanto personale riuscire ad avere – con il passare del tempo e della attività in seno alla Famiglia – le varie toppe che dimostrano i passaggi di grado tra i fratelli. Chiunque se lo sia sudato, sognato, desiderato non riesce neanche ad immaginare di star senza e infatti molti non rinunciano a portarlo neanche quando non stanno sulla moto. Perché i colori ti entrano dentro, se lo senti, se ci credi, e dalla tua seconda pelle non puoi staccarti. Oltre tutto, è anche una questione di profondo rispetto per gli altri fratelli con i quali così si dimostra di volersi riconoscere, lontani quindi anni luce da certi motociclisti che il gilè lo ricevono all’acquisto di una moto sin troppo costosa, o in cambio di una retta annuale che dimostra solo il ceto sociale e non il vero cameratismo che nasce dalla frequentazione della strada insieme. E stendiamo un velo pietoso su chi lo ha ricevuto, ha condiviso, e poi lo lascia appeso alla stampella nell’armadio quando va a far prendere aria a quello che evidentemente considera il vero simbolo, la moto. Il biker, quello che il gilè lo porterebbe anche a letto, anche stracciato, anche vecchio di decenni, magari ci muore dentro, magari ci va a piedi quando non ce la fa più, ma non metterebbe mai prima la moto davanti ai colori, nella scala delle proprie priorità. Certo, esistono soggetti che non ci tengono affatto, e addirittura fabbriche orientali che sono arrivati a copiare gilè e colori di mc celebri per venderli su internet. Ma questa è solo la dimostrazione di quanto la gente sappia rendersi ridicola. Gli altri, quelli veri, non se lo farebbero togliere neanche con le coltellate.

MOTODAYS 2015

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Si è tenuta a Roma la nuova edizione del MOTODAYS, l’appuntamento annuale del pubblico con il mondo del motociclismo. Anche stavolta grandissima partecipazione di appassionati, e grande varietà di moto esposte, sia le grandi marche con le loro novità, sia moltissime “storiche” perfettamente restaurate, sia infine il padiglione dedicato al mondo Custom, con tutto quel che si poteva desiderare per gli acquisti e il meraviglioso parterre delle moto partecipanti al contest, create dai loro possessori – come quella a sinistra nella foto, del nostro BossHot – o dalle officine specializzate. Ampia anche l’ offerta di spettacoli a cui hanno partecipato grandi campioni e nuove promesse, dalla velocità al cross, con spettacolari esibizioni che hanno ripagato il pubblico delle file al botteghino. Gli MPM Roma M.C. ringraziano gli amici VROC per la calorosa accoglienza.

BEFANA DI SOLIDARIETA’

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Domenica mattina si è tenuto l’annuale evento della “BEFANA”, organizzato dagli MPM ROMA M.C. e dagli 8212 Respect for Children Onlus, appuntamento nato molto tempo fa per sostenere le case famiglia e l’infanzia bisognosa, e che ha acquistato una maggiore visibilità pubblica negli ultimi quattro anni. Anche stavolta l’incontro con la gente ed i bambini si è svolto presso il teatro Tenda Strisce di via Perlasca, a Roma: fin dal mattino gli uomini dell’ MPM ROMA M.C. e degli 8212 erano presenti per curare l’ingresso della gente e lo smistamento delle casse dei doni che venivano portate dalla club house presso il TMR, dove erano state raccolte. Era prevista la presenza dei bambini delle case famiglia di Tor Bella Monaca, di Villanova, di Castel Madama e di Roma Centro e per permettere loro di assistere allo spettacolo gli MPM si sono autotassati noleggiando un pullman per raccogliere e portare sul luogo i piccoli spettatori, oltre centoventi. Lo show, seguito con piacere dalla cittadinanza presente, è stato tenuto a titolo completamente gratuito dai molti artisti intervenuti, tra i quali i SEQUESTRATTORI, ben conosciuti dal pubblico della televisione per le loro gags. Le casse dei doni esposte al teatro Tenda Strisce non erano che una minima parte di tutto il materiale ricevuto e accumulato presso la club house, che verrà smistato in questi giorni: doni offerti dal grande cuore della popolazione, sia portati presso la sede degli 8212 e MPM, sia ricevuti dai nostri presso lo stand stradale organizzato a Tivoli. Durante la manifestazione sono intervenute sul palco anche diverse autorità e nei discorsi si è fatto giustamente notare come la figura dei biker sia a volte fraintesa, per il loro vestire, per i loro tatuaggi, per le loro forme di aggregazione in club quando invece sarebbe molto più giusto ed intelligente guardare al concreto, a quel che sono capaci di fare. Gli MPM e gli 8212 sono da sempre presenti al fianco della popolazione nelle lotte per il sociale, e molti risultati insieme sono stati raggiunti; il gravissimo problema degli abusi sull’infanzia è da loro particolarmente sentito e sono spesso intervenuti per aiutare in situazioni di forte disagio. Una specie di strani eroi romantici, a volte li vedi, a volte no, ma ci sono sempre, consci delle proprie capacità e disposti ad offrirle dove serve e quando ce n’è bisogno. Alla manifestazione sono venuti in tantissimi, amici, free biker, semplici cittadini e moto club. Vogliamo ricordare e ringraziare il A.B. Motoclub by Alex 8212, American Car Club of Rome 8212, i Fautor 8212, gli Anubi che hanno portato anche loro un ragazzo, Cabum, Etruschi Bikers, Boom Brothers, Solidarietà Bikers, Vertikal Boyz e tutti gli altri. Inoltre, il pensiero riconoscente va anche all’impegno e all’opera costante svolta dalle Ladies , sorridenti e infaticabili. Si ringraziano per l’organizzazione : On. Fabrizio Santori, Andrea de Priamo, Mauro Ferrari, le Consigliere del V° municipio Maria Marchionni e Mariapia Federici. Per la concessione del posto si ringrazia Paolo Prestipino e Liana Orfei. Era inoltre presente tra gli altri il principe Luigi Maria Picco di Montenero. In ultimo ma non ultimi, un grande grazie alla scuola Don Milani di Guidonia e ai suoi piccoli alunni che ogni anno aiutano con grandissima simpatia e solidarietà nella raccolta dei doni.

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TERZA REUNION BEFANA 8212

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Il 4 gennaio prossimo torna il classico evento benefico per aiutare le case famiglia del territorio e i bambini in difficoltà. Gli MPM ROMA M.C. con gli 8212 Respect for Children Onlus, American Car Club of Rome, VertiKal Boyz, Moto Club by Alex e le Ladies 8212, danno vita alla grande raccolta  alimentare, libri, giochi, vestiti e omogeneizzati per la bambina che da anni stanno seguendo, nello spirito del volontariato più puro verso il sociale, che già tanti frutti ha dato nel tempo. L’appuntamento per tutta la cittadinanza, i bikers che da sempre seguono e partecipano con il loro calore umano, e chiunque desideri intervenire è presso il Teatro Tenda Strisce di via Giorgio Perlasca 69, dove sarete accolti da numerosi artisti che hanno offerto la loro partecipazione nel segno del comune agire , con la sola gratificazione del sorriso e della felicità che porteranno agli innumerevoli bambini presenti all’evento. La raccolta è in pieno svolgimento e qualsiasi dono sarà gradito. Il materiale può essere consegnato, fino a prima della data dell’evento, presso il TMR VILLAGE, via Lago dei Tartari 1, (via Tiburtina km.21,00), Guidonia Montecelio. Ringraziamo fin da ora il grande cuore di chiunque vorrà portare un aiuto e vi aspettiamo numerosi. Nelle foto seguenti, alcuni momenti delle passate edizioni:

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IMG_5198IMG_3657https://www.facebook.com/events/397971353687058/?fref=ts

RACCOLTA ALIMENTARE

Gli “8212 Respect for Children Onlus”, insieme agli MPM ROMA M.C., continuano la loro attività di supporto nel sociale ovunque ci sia la necessità. Eccoli durante la giornata nazionale di Raccolta Alimentare, impegnati a riempire casse di generi di prima necessità per le famiglie in difficoltà. I nostri bikers hanno mostrato una volta di più il loro volto generoso che non cerca scuse ma si impegna a fondo .

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La leggenda della campana d’ argento

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Una delle più curiose, romantiche – e misconosciute in Italia – leggende biker è sicuramente quella della “GUARDIAN BELL”. La storia presenta diversi punti interessanti, ecco di che si tratta. Su una strada desertica, in Messico, un biker solitario viaggiava di notte, trasportando un sacco pieno di doni per i bambini poveri di una lontana cittadina. Non sapeva, però, che erano in agguato gli Spiriti della Strada, i Gremlins, colpevoli di ogni buca, ostacolo, pezzo di legno o chiodo che su di essa si potesse trovare. I piccoli Gremlins adoravano aggrapparsi alle moto e combinare ogni danno possibile, dall’allentamento dei bulloni alle perdite di olio e carburante. Così, quella notte, i Gremlins fecero cadere a terra il biker solitario, senza per fortuna gravi conseguenze. Mentre si rialzava, al chiarore della luna piena, vide avanzare verso di sé un nugolo di Gremlins inferociti. Il biker gli tirò contro i giocattoli del sacco ma non fecero effetto: trovò una campana e cominciò a farla squillare. Il suono giunse fino a due bikers accampati poco distante che, incuriositi, saltarono sulle moto e si recarono a vedere. Naturalmente lo aiutarono a scacciarli e lui, per riconoscenza, decise di regalargli due campane. Da allora l’uso di attaccare con dei lacci di pelle una campana alla moto divenne tradizione di buon augurio e simbolo della fratellanza e mutuo soccorso tra bikers.

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Non si sa quando e chi abbia diffuso questa leggenda ma possiamo comunque, dal racconto, sviscerare alcune cose. Al di là della somiglianza con Babbo Natale del biker portatore di doni, riusciamo a situare temporalmente la leggenda a fine anni quaranta, considerato che prima i Gremlins erano sconosciuti. Essi sono infatti un mito dei piloti da caccia inglesi della Seconda Guerra Mondiale, che davano a loro la colpa di qualsiasi accidente capitasse ai loro aerei. I Gremlins entrarono poi nell’immaginario collettivo grazie ad un libro per ragazzi di Rohal Dahl, ai cartoni animati e ai film degli anni ottanta. Nell’uso comune biker, la campana deve essere d’argento e va regalata, il che fa pensare che questi particolari siano stati elaborati in vista dello sfruttamento commerciale, visto che una qualsiasi campanella attirerà i Gremlins curiosi all’interno, facendoli impazzire poi col suo suono e facendoli cadere rovinosamente in terra, lontano dalla moto. Va ricordato che la tradizione biker vuole la campanella appesa il più possibile vicino al terreno, anche se nessuno di noi avrà da ridire vedendola appesa in altri punti della custom. C’è un motivo particolare però: così facendo si sporcherà più velocemente e il biker, sfregandola per pulirla, dedicherà il tempo ed il pensiero al ricordo affettuoso verso tutti i fratelli caduti sulle strade. In Italia se ne vedono molto poche, sembra più un uso americano, ed è piuttosto difficile trovarle in vendita se non via internet o in negozi specializzati. Nulla impedisce però, al vero fratello biker, interessato alla sostanza anche nel mito, piuttosto che a seguire le mode, di appendersi una qualsiasi campanella trovata dentro casa o su un banchetto di un mercatino, senza aspettare che qualcuno gliela regali o, peggio!, dover andare a raccontare questa leggenda sperando che chi la ascolta venga invogliato a comprargliela! Quindi forza, aprite i vecchi cassetti, magari staccatela al collare del vostro pulcioso e amato cane, o addirittura ridete insieme ad una pinta di birra guardando ad un raduno un arrugginito campanaccio da mucca pericolosamente in bilico tra le barre di una rat bike, ma spaventate a morte i maledetti Gremlins, in nome del Dio della Velocità e alla faccia del Diavolo dei Negozianti…

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REUNION BIKERS 2013

ImmagineDal 13 al 16 giugno prossimi Roma vedrà lo svolgersi della terza Reunion Bikers, l’imponente manifestazione organizzata dal MPM Roma Club, insieme ad altri e con il supporto di Roma Capitale, nell’ambito della lotta alle malattie rare. Nel 2012 il grande afflusso di gruppi bikers venne riportato su tutti i giornali e migliaia di spettatori seguirono il corteo motociclistico sfilato per tutta la città sin nel pieno del centro storico. Quest’anno si replica, nella cornice del parco dell’e aeroporto di Centocelle, dove numerosissimi stands, palchi per le esibizioni live di gruppi rock e soprattutto la possibilità di campeggiare per tutta la durata della manifestazione, accoglieranno il previsto ed imponente afflusso di bikers e moto club. La concomitanza con la celebrazione del 110°anno dell’Harley Davidson, in quei giorni nella capitale, renderà ancora più movimentata la festa. Restate sintonizzati per le prossime notizie in merito!

FANTASIA SU RUOTE

Capita a volte che si desideri dare vita ai propri sogni, e chi sta nel mondo custom questo lo sa benissimo, si comincia col prendere chi sa quale pezzo di ferro e tirarne fuori magari un chopper, o lo si lascia il peggio possibile e si va in giro su una rat bike. Chi non vuole mettere mano alla fiamma ossidrica e alle tenaglie può trovare interessante usare il vecchio sistema del pennello o dell’aerografo e sbizzarrirsi. Nel nostro caso abbiamo cambiato l’abito ad una custom, illustrando sulle sue lamiere una favola. Già, come si usava mille anni fa per i carri dei teatranti girovaghi, che portavano le loro leggende al mondo.

moto 1 ” C’era una volta, in un mondo lontano, un negromante che trascinava la propria vecchiaia ed i propri incantesimi nel buio di un bosco, al riparo dalla compagnia degli uomini, perduto nella sua solitaria tristezza. Era stato giovane, un giorno, così tanti anni prima, ed anche lui aveva amato, perdutamente, ma solo per vedere l’oggetto dei suoi desideri fuggire con un cavaliere. Oh, la furia che lo aveva ottenebrato lo aveva reso un demone, e si era vendicato maledicendoli. ” mago teschio ” Poi, col tempo, aveva imparato a rimpiangerla e sognò di farla rinascere. In una notte di luna piena lanciò i suoi sortilegi più potenti contro un albero cavo, secco dai secoli e dalle intemperie. E, tra i lampi ed i vapori, dal tronco nacque una ninfa, la cui bellezza emanava una luce tale da strappare i bordi della notte. ” ” Per essere sicuro di non perderla nuovamente, il negromante evocò dei feroci goblins, che corsero al suo servizio bardati delle loro armature da combattimento. Nulla chiedevano se non di servirlo, paghi della loro malignità. ” alice ” Ma la ninfa era nata dal connubio tra la magia e la natura e la sua potenza ancestrale non poteva essere inferiore a nessuno. Così, con un gesto delle sue dita sottili, comandò agli orridi serpenti del bosco di liberarla. Silenziosi e mortali, due enormi serpi giunsero ed ebbero facile vittoria sui goblins. ” goblin

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” Libera, come era sempre stata, sin dall’inizio dei tempi, qualsiasi forma avesse preso il suo spirito, la ninfa fuggì nelle profondità della foresta e il negromante cammina ancora, accompagnato dalla sua rabbia e dal suo dolore, nella eterna ricerca del suo sogno svanito…”

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Un capriccio del caso? Uno scherzo del destino? O forse solo la scatenata fantasia del proprietario e l’arte del nostro amico Roberto Proietti che l’ha aerografata… fatto sta che la piccola ninfa è uscita dalla favola per vivere di nuovo tatuata sulla pelle di una moto, e correre per il mondo chi sa per quanto ancora…